Come suggerisce il titolo della mostra “Di là dal fiume”, la pittrice, in anni recenti, ha perlustrato con costanza e dedizione il territorio cremonese avvicinandosi alla natura con quell’umile felicità che traspare dalle sue opere.
Tanto è tradizionale nei soggetti -paesaggi, animali da fattoria, rogge che tessono la campagna cremonese- quanto innovativa nel mezzo espressivo. Partita dalla solida pennellata cézanniana, rinnovata dalla profonda e assidua conoscenza di quella del pittore americano Congdon, approda alla peculiare scelta di sottrarre colore al già messo. Arriva a far vedere il bianco della tela o dell’innovativo forex usati come supporto, creando delle sciabolate di luce nei dipinti. Quando, invece, a fare da supporto -una sezione di opere è in mostra- è la stampa fotografica, l’artista non solo procede “per via di levare”, ma aggiunge anche spesso colore con cui traccia linee prospettiche proprie e distorte che vanno a sostituirsi a quelle fotografate, non in un rapporto competitivo, ma di mutuo sostegno.
La pittura della Fornasieri è sempre nata dall’abbraccio dello sguardo sulla realtà, qui, in particolare, su quella “Di là dal fiume” e la mostra permette agli spettatori di vedere le opere proprio nel territorio che le ha generate e alle quali la Galleria il Triangolo conferisce la più degna cornice.
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