“Si entra nel mondo di Luca Bray in una successione di tempi percettivi che tornano circolarmente su sé stessi, ogni immagine è un evento che ci viene incontro senza una logica programmata, semmai l’intenzione dell’artista è di animare la superficie con il proprio ardore e la propria verità umana: slanci del colore e del segno in sintonia con la memoria del vissuto”. Tratto da “Flussi di pittura senza limiti“.